Dal suo debutto nel 1970 come Oktavian (Rosenkavalier) Agnes Baltsa è stato uno dei beniamini assoluti del pubblico viennese. Una „favorita del re“ Karajan, di cui il direttore si era servito come si era servito di altri cantanti per il suo profitto. Tutto veniva sempre perdonato alla Baltsa ed infatti ancora oggi il nostro direttore Meyer ne loda „l´eterna freschezza della voce“….. Sempre c´erano scuse e „abbellimenti“ per la Baltsa – anche per la sua disastrosa Azucena del 1993.
La Carmen della Baltsa era il mio pane quotidiano a Vienna da teenager negli anni ottanta: s´alternavano Domingo, Carreras e Luis Lima, più tardi Shicoff – ma la Baltsa c´era sempre. Allora, devo ammettere, ero affascinata dal suo temperamento scenico, oggi mi è in-as-col-ta-bi-le:
basterebbero in verità i primi 13 secondi di questa „Séguidille“ per rendersi conto dei gravissimi problemi di registro: con gli anni questo spingere e schiaccare le note basse e anche le note alte avrebbe creato un vero „cratere“ nel registro medio. Questi abissi fra i registri qui sono ancora celati forse un pochino dal „giovanile ardore“, ma già si sentono benissimo. Vedete (e sentite!) prenderla fiato – già dice molto della cantante. Infatti, basterebbe solo il volgarissimo „qui veut M´AI-MER, je l´aimerais…“ a 1:07 per capire l´essenza di questa „mitica“ Carmen: poco impegno come cantante, troppi effetti non-musicali. Volgare e di pessimo gusto, sempre esagerata facendo di quest´opera un „cheap“ dramma verista. Rozza ed esagerata: in essenza era questa la sua Carmen.
ascolto riparatorio:
anche questa Carmen non è né francese né canta esattamente nello “stile francese”. Ma comparato alla Baltsa è una rivelazione…
beh..qui siamo ben oltre la Quaresima…. siamo all’Apocalisse!!!! Lei stessa diceva: “Non basta essere greca e avere il nasone per essere la Callas..” E io aggiungerei: “Non basta agitarsi, strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca inverosimilmente, per essere quantomeno una decente professionista!” Più spalanca le fauci e meno voce ne esce…se di cove possiamo parlare…. Inguardabile oltre che inascoltabile….. Mai mi piacque e mai potrà piacermi….. saluti…Maometto II
nel suo genere però era divertente! tanto ordinaria da rasentare il sublime…!!!!!!!!!!!!!1
si va beh… però il primo che mi ripropone la fesseria: “ma era così musicale! ” lo candido al prossimo rogo con autodafè concinente!
creatura karajaniana..giusto? hahaha
mamma mia….non farmici pensare!!!
Divertente? Sì, certo, come l’Inquisizione….
cielo, quanto è lunga sta quaresima….
comunque, a ben quardare, in una teorica involuzione della specie, la Baltsa è l’anello mancante tra un mezzo-soprano e la Bartoli.
hehehe…..è poi la teoria del declino??