Agli albori della carriera era un simpatico ragazzone dalla robusta voce, che avrebbe potuto, in possesso di più salda tecnica, affrontare con sistematicità le opere di Rossini, Donizetti e Bellini, repertorio in cui la penuria di voci maschili (di basso e non solo) è a dir poco inquietante. In difetto, non udremmo tenori cimarosiani affrontare titoli come Lucia e Puritani.
Oggi Erwin Schrott, già basso-baritono ufficiale Decca, recentemente transitato alla Sony, persiste nell’imitazione di Nicolai Ghiaurov (appunto), però con voce che basterebbe ormai, al più, per un don Bartolo in provincia: gravi artificiosamente gonfi e scuriti, acuti indietro, intonazione periclitante, sistematico ricorso al parlato. Lo proponiamo in una recente esibizione newyorkese, che soddisferà magari gli appassionati di moda, per via del soprammesso cappottino, ma per tutti gli altri sarà una quaresimale espiazione. E siccome il tempo della grazia si avvicina, offriamo, a parziale conforto delle orecchie, immediata e fin troppo lussuosa consolatoria:
Ho potuto sentire Erwin Schrott ad inizio carriera (Banquo nel Macbeth di Verdi) e posso confermare quanto sostenuto da Tamburini (ricordo anche che mandò letteralmente in visibilio il pubblico femminile presente in sala). Purtroppo a buone doti naturali non è seguito un rigoroso studio ed apprendimento tecnico ed i risultati sono quelli che, impietosamente, il video postato dimostra.
Ecco trovato il Padre Guardiano-vasca da bagno per la nostra Forza del Destino letta come dramma dei sanitari.
A questo punto, cara Lily, è tuo dovere proporre il cast completo di questa Forza “da bagno”
detta alla milanese la forsa dell’ intestino!
Cari Antonio e Domenico, vedremo cosa altro ci porta questa quaresima….
http://youtu.be/53CnHua6yAI
Cara Lily, son curioso di sapere chi e’ la carta igienica, nel frattempo ripropongo la terapia medica per i vincitori del quaresimal ( a mio modesto avviso Villazon-Bartoli ex equo)
ci sono tanti modi per rendersi ridicoli davanti ad un pubblico, uno è cantare con una voce di basso-baritono spoggiata e indietro Mefistofele, l’altra è presentarsi ad una serata di gala (presumo dal fondale in memoria del grande Tucker) con cappottone in simil plastica camicia nera e cravatta nera; il nero, si sa, fa tanto esistenzialista e, si sa, basta un tocco di plastica a questi prodigi vocali per trasformarsi nel personaggio!… quanta pochezza.
El negher smegher….