A metà della Quaresima si deve dare una tregua a mortificazioni, digiuni e penitenze. E quindi abbiamo scelto un piatto prelibato ed al tempo stesso piuttosto raro, perchè Johanna Gadski (1871-1932), cantante famosissima ai suoi tempi, stimata da Mahler, diva dapprima nei teatri tedeschi e poi del Met, è una di quelle cantanti che invitano a riflettere sulla storia del canto. Cantava Wagner e Verdi nel contempo, ma anche Mozart, con grande gusto e stile oltre che con voce sontuosa. Le registrazioni dal vivo (i famosi cilindri Mapleson) rendono come poche altre l’idea dello stile grandioso ed aulico e quando esegue un passo che sarebbe fuori del proprio repertorio come l’Inflammatus dello Stabat rossiniano (d’abitudine eseguito al Met nei concerti del Venerdì Santo con cast stellari) mostra stile e gusto, lasciando udire nella zona medio alta, che era la più frustrata dalle tecniche di registrazioni arcaiche, una ampiezza e penetrazione che sono – scusate la monotonia della ripetizione – la logica conseguenza di un completo possesso e controllo della tecnica di canto.
Un pensiero su “Mezza Quaresima: Johanna Gadski”
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e che dire dell’adamantina intonazione dell’acuto finale………….?