Per questo finale secondo di Fanciulla basterebbe un solo commento, riferito al gioco rappresentato: “il piatto piange”. A piangere, o per meglio dire a sibilare e ululare, è una normale voce di soprano lirico (da Mimì o da Butterfly) che risulta di volta in volta flautata e tubata all’ottava centrale (quella in cui il soprano lirico di norma canta e dovrebbe anche fraseggiare) e che arrivata agli acuti stringe e spinge, risultando indietro e afonoide come nel registro grave. Tacciamo dell’assenza di colori e della dizione ostrogota, e sì che si tratterebbe di una scena di canto di conversazione. Naturalmente dai sostenitori della signora Stemme e altre consimili colleghe abbiamo dovuto apprendere che Magda Olivero era, in questa ed altre parti, artefatta e affettata, oltre che vocalmente approssimativa.
8 pensieri su “Quaresimal XI: Nina Stemme”
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Degna competitrix al tacchino d’oro dopo il duetto dei sanitari.
Ma alla fine di questa via crucis potremo almeno votare?
… votare la “migliore” performance?
Certo!
Mi associo all’ idea. Istituiamo l’ Oscar della lirica trash!
Il Razzie Vocal Award 😀
Ahahahahaahaha lily …. Altri dieci minuti di risate! XD
E come non dimenticare la nuova, straziante, sgolata, gracchiante Tdot…
http://www.youtube.com/watch?v=lVJBle7HFb0
tiè http://www.youtube.com/watch?v=OcRgIE5i2yw ahahah