Nel giorno in cui Ivanoff celebra (con tutti i limiti del caso) la longevità vocale della signora Devia non potevamo dimenticare l’altra indomita “velona” del belcanto di oggi. Qui colta in maggiore freschezza e pienezza di mezzi vocali (modesti in assoluto, modestissimi in relazione al repertorio d’elezione) e alle prese con una parte che le si adatta come il proverbiale guanto. E che difatti la signora propone tuttora, al termine dei suoi sempre gremiti e applauditissimi recital.
Un pensiero su “MODESTE VOCI: EDITA GRUBEROVA”
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Pensa che il 31 dicembre 1980 (l’anno del Falstaff al Scala) me l’ero sentita in Adele e avevo il registratore in Albergo che sfiga… cantava ancora la Janowitz Walter Berry ed Erick Kunz e il tenore forse era Kmentt. Non so cosa darei per avere quella registrazione