Dopo Shirley Verrett, ecco un altro mezzosoprano spesso impegnato in parti sopranili, chiamato quindi a confrontarsi con tessiture medio-alte e organici orchestrali anche turgidi. La cifra caratteristica del canto di Victoria de los Angeles, voce modesta sotto il profilo dell’estensione più che sotto quello del timbro (molto dolce e femminile, benché per nulla sensuale) e interprete sorvegliata ma non inerte, come dimostra la ballatella di Nedda qui proposta, è per l’appunto il senso della misura. Quella misura che sembra divenuta, assieme a una dignitosa preparazione professionale e a una precisa consapevolezza dei propri limiti, l’araba fenice del canto di oggi.
8 pensieri su “MODESTE VOCI: VICTORIA DE LOS ANGELES”
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Caro Tamburini, non mi è chiaro cosa voglia dire “molto dolce e femminile”, comunque, a me pare una voce molto bella, oltre che un’ottima interprete.
Perfettamente d’accordo con Olivia. Non condivido nemmeno il giudizio: “mezzosoprano impegnato in parti sopranili”, posto che comunque la tessitura sopranile la reggesse comunque bene, nonostante si fosse discusso qui sul Corriere dell’eventuale sua corda mezzosopranile intuita dalla sua insegnante ma non riconosciuta con certezza, mi pare. No?
Cioè: definirla in quel modo, Antonio, mi sembra un’operazione atta a sminuire indebitamente un’artista che faremmo carte false per riavere, io credo.
Beh penso che una voce sopranile così armoniosamente affettuosa sia difficile da trovare dall’epoca del microsolco a oggi. Forse Antonio intendeva questo con ” dolce e femminile”. Io amo il suo timbro, il suo modo di accentare, la sua innata eleganza. Per inciso, la De Los Angeles (e Gedda) è l’unico dispiacere che mi ha dato Celletti con i suoi scritti (e la sua severità).
Buon Sant’Ambrogio….
Grazie caro Billy, anche io amo molto la Victoria, però la trovo poco “affettuosa” o “dolce”, la definirei quasi severa nella sua sobrietà, fredda e poco accogliente, tuttavia, magnifica nel colore e, spesso, negli accenti.
La Victoria mezzosoprano? E’ uno scherzo?… Confuto assolutamente questa idea.
Voce bellissima, chiara, pura, trasparente; dizione ottima; esecutrice sempre semplice ed elegante. Ecco, Victoria de los Angeles per me è la Semplicità.
Anch’io lo penso; Doña Victoria era soprano e, se ne recordate “Lohengrin”, cantò a Bayreuth Elsa e fu una dolcisima Margherita, Comtesa(“Nozze”) e “Manon”. Superba “diseuse”. Eccola:
http://www.youtube.com/watch?v=_dE6jFPl3gA
http://www.youtube.com/watch?v=KCjHMJPuRF0
http://www.youtube.com/watch?v=N7W_O9SSTSE
http://www.youtube.com/watch?v=a2EYJVo63a8
A Bayreuth cantò Elisabeth splendidamente 😉
Certamente; mi ricordo su “Dich, teure Halle”, elegante e dolce, angelica!