Non può non entrare nella nostra galleria di grandi voci quella del baritono pisano, che del gusto e della scuola di canto verista fu cantante emblematico, nonché una delle colonne, al pari di Caruso, dalla nascente industria del disco. La natura è davvero rigogliosa, segnatamente nel registro acuto, di impressionante facilità. Impressiona anche, in altro senso, la piattezza dell’esecuzione, derivante da una limitata gamma di colori vocali e dal rispetto sporadico delle indicazioni dinamiche ed espressive, che culmina in una cempennata esecuzione della cadenza, peraltro proposta nella sua versione facilitata (per un confronto, invitiamo a riascoltare, in questa stessa pagina, Battistini, cui basta l’inciso “e il riso schernitor” in pianissimo a “fare serata”, o Kaschmann). Ruffo era del resto uomo di grande intelligenza e onestà e, svanita la freschezza vocale, rifiutò di riciclarsi come insegnante di canto, evidentemente consapevole dei rischi derivanti dall’imitazione di un simile modello (di fatto poi spesso imitato, solo nei difetti, da tanti modesti epigoni).
4 pensieri su “VOCI IMPORTANTI: TITTA RUFFO”
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Mah… Io comunque continuo a sentire una voce solidamente ancorata ad un’ottima tecnica. Povero di colori? Preferirei dire: parco di colori. A me di questa incisione quel “la vita è breve” a mezza voce e tutto quanto segue mi ha sempre messo i brividi fino alal ripresa del brindisi.
Vorrei inserire qui un mio intervento, dato che non riesco a trovare uno spazio generale dove scrivere, quindi mi scuso in anticipo qualora il mio intervento fosse fuori luogo. Vorrei dire ai presunti intenditori che negano la grandezza di Caruso, Titta Ruffo, Callas etc. che almeno per i primi due le incisioni di cui disponiamo sono ancora meccaniche e non elettriche e quindi le voci sono solo parzialmente restituite; io ho avuto il piacere di conoscere una persona competente che ha avuto la fortuna di ascoltare Caruso dal vero e mi ha detto che le registrazioni rendono un 25% di quello che era la sua vera voce. Bene se a quasi 100 anni dalla morte Caruso è ancora considerato inarrivabile dalla maggior parte della critica, qualcosa vorrà dire ?? poi i gusti sono gusti e non si discutono, diceva quello che mangiava i sassi
Ma per lei cosa di Caruso è inarrivabile?….
Anche se il Brindisi dell´Amleto è considerato uno dei suoi “reference recordings” secondo me i colori e le sfumature si sentono qui. Grande!
http://www.youtube.com/watch?v=e86-yuI4NJQ