MODESTE VOCI: CONCHITA SUPERVIA

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Ovvero come cantare una canzoncina ed essere esplicitamente maliarda e insieme di fine eleganza, il tutto con una voce quasi da soprano leggero, qualunque nel timbro e di estensione limitata, ricca però e anzi sovrabbondante di colori e accenti sempre cangianti, invariabilmente appropriati al testo poetico e musicale (i famosi accenti nascosti). Anche per questo, oltre che per il repertorio abitualmente frequentato (e la modestia della dote naturale), Conchita Supervía è una delle progenitrici più illustri della Rossini Renaissance.

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