chiudiamo con Leon Escalais le voci importanti francesi. Chiudiamo non già perchè non vi siano altri cantanti, che rispondano alla caratteristica di unire uno strumento di qualità e la capacità di gestirlo, ma per il banale motivo che altre nazioni ed altri cantanti premono. Sopratutto mi rendo conto che la grande scuola di canto francese in chiave di baritono meriterebbe una attenta disamina, posto -naturalmente – il limite temporale al 1940 circa.
Chiudiamo con Leon Escalais, famosissimo per l’esecuzioen della Siciliana del Robert le Diable, re incontrastato dei teatri francesi di provincia (Lione e Marsiglia in primis) a causa di un fisico infelice e lo escluse o quasi da Palais Garnier e lo contrappose ad Augustarello Affre, che , invece, veniva considerato “bello” e tenore per Palais Garnier . Ogni epoca ha i propri canoni come le attuali modelle taglia 40 contrapposte alle donne di Rubens e Tiziano insegnano.
Escalais, però, cantò anche in Italia ed in italiano incise molti brani ( splendidi gli ensamble del Tell e di Ugonotti) a differenza di Affrè la cui carriera fu francese e poi americana.
La compresenza (nulla so di rivalità fra i due tenori) nella difficoltà della scelta perchè la discografia di Escalais presenta assolti vertici dell’arioso di Eleazar ci ha indotti a questa scelta. Personalmente ritengo Escalais più misurato e vario, forse meno intriso di grandeur francese e, quindi, interprete più completo. Entrambe le registrazioni hanno più di cento anni E’ però la lotta fra grandi cantanti. Il rimpianto perchè oggi non disponiamo di nessun cantante che possa, in Francia ed altrive, tenere testa a questi due colossi.
