Prosegue il nostro viaggio tra le voci più cospicue documentate dal disco. E in questa rassegna di grossi calibri non poteva mancare Gabriella Besanzoni, perché lo strumento è davvero bello e importante, sotto il profilo timbrico persino più seducente di quello della Stignani, cantante che pure aveva altra quadratura tecnica soprattutto nella gestione dell’ottava inferiore. Ascoltiamo la Besanzoni, generalmente liquidata come cantante verista e quindi ipso facto “da poco”, becera e dozzinale, e sentiamo un suono pieno e corposo in tutti i registri, un’esecutrice capace di legare e smorzare a piacimento, un’interprete misurata e di classe, se non immancabilmente varia ed ispirata. Quando poi passiamo a confrontare la cantante romana con la maggior parte dei mezzosoprani (per lo più soprani lirici mancati) di oggi, che magari si piccano di alternare Rossini e Verdi come se fossero in grado di cantare decentemente anche uno solo dei due, dobbiamo concludere che la damnatio memoriae funziona splendidamente, anche in un mondo in cui Internet mette il passato, prossimo e remoto, alla portata di chiunque abbia interesse a conoscerlo o a riscoprirlo.
19 pensieri su “VOCI IMPORTANTI: GABRIELLA BESANZONI”
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Il volto somiglia a quello di un’altra romana di oggi; ma – ahimè – solo ed esclusivamente il volto….
Scusate, quel “ahimè” sta per “per fortuna”, dato che mi riferivo a Miss Mission Impossible
Scusi, può dirmi chi?
Intendo Cecilia Bartoli.
E’ solo uno dei miei soliti scherzi inutili, cui la maggior parte degli amici grisini si è da tempo rassegnata.
Ah ah, quella…
La Bartoli: però non ci vedo tutta ‘sta somiglianza.
Manco io veramente. Abbiamo discusso con Miguelfleta sulla bellezza o meno della Besanzoni; ma la Bartoli, oltre ad essere una capra, è pure brutta.
Che meraviglia di voce. Che grande cantante. E che bella donna.
Davvero la vede così bella?
Sentite, il pettegolezzo becero è accettato quì sul Corriere? Perchè ne avrei uno sulla Besanzoni…
Che voce! Certo, capisco che a qualcuno potrebbe non piacere; ma è così suggestiva!
A proposito. Posso chiedere lumi su questa questione della damnatio memoriae?
E, se non sbaglio, aveva cominciato come soprano leggero
Per Antonino :
1) Si, caro Antonino, trovo la Besanzoni una bellissima donna.
2) Se il pettegolezzo becero e’ accettato o no lo giudichera’ chi legge dopo averlo letto. Dipendera’ forse da quanto becero sia.
3) Non conosco il latino, e non sono in grado di capire cosa intende
per “damnatio memoriae”.
4) Sono abbastanza informato sulla vita , sull’arte, e sul repertorio della Besanzoni, sulla sua carriera, sui suoi e sulle sue presunti amanti, sulle sue presunzioni, sui suoi atteggiamenti scenici, sugli inizi come soprano leggero, sulle feste a Buenos Aires, sulle isole che ricevette in dono, sull’eleganza gaucha ed ostentata, sulle rose che stringeva tra i denti nel primo atto di Carmen, sul famoso diamante blu acquistato a La Habana, sui criteri con cui sceglieva le amicizie.
4) Nella sua risposta a Pasquale lei scrive “e per conoscenza a Miguel Fleta”. Me lo spieghi meglio, poiche’ non ho capito.
Sempre per Antonino:
Mi scusi ho scritto conoscenza, intendevo dire quello che lei ha scritto “per conseguenza”.
Buona serata.
1) Bene, io no. Ma parlo del volto. Ho visto foto in rete dove è molto affascinante ed elegante, come dice lei. Ma il volto non mi piace.
2) Il pettegolezzo era sugli amanti (che io sappia molto più giovani di lei); ma già non sapevo delle amanti, come lei racconta. Quello becero non lo dico, mi sembra brutto.
4) Lei mi ha raso al suolo con tutte queste informazioni: come le ha avute? Che significa gauche? Comunque sono molto interessanti: una vita bella ricca!
3) Damnatio memoriae: http://it.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae. Credo che Tamburini sopra stesse parlando del trucco di oggi da parte di non so chi di parlare male dei cantanti del passato per far apparire bravi quei criminali che cantano nel presente: io non ne so nulla di ciò: ho ricavato quest’informazione dalla lettura rapida (perciò non mi ricordo bene e ne so poco) di qualche articolo sul Corriere dove si parlava anche di ciò. Per questo ho chiesto lumi.
5) Lo so che non ci sono solo musicisti: ci sono tutti. Ed ho cercato di spiegare con la risposta a Pasquale perchè un musicista non ragionerebbe mai come lui sul cambio di tono e perchè non bisogni occuparsene. E con ciò volevo chiarire meglio anche a lei perchè avevo tirato in ballo i musicisti.
Però, non so… sono riuscito a spiegarmi sul punto di domanda n. 5?
Saluti
Antonino
Caro Antonino, rientro adesso e sono molto contento per la sua gentile risposta.
Le dico subito che sono andato a vedere il link sulla Captatio, e rimando a domani di capire cosa voglia dire : si parla di diritto e tanto basti, non ci capisco nulla.
Per quanto riguarda invece le notizie sulla vita dei cantanti operistici, le diro’ che non e’ affatto difficile saper molto su di loro, basta seguire le chat di alcuni siti, tra cui questo, per avere una piu’ che ampia fonte d’informazione. Se poi alle varie chat si aggiungono 51 anni di frequentazioni teatrali, l’abbonamento alle riviste specializzate, hobbies che contemplino la raccolta di biografie e fotografie dei suddetti artisti, conoscenze attuali e (purtroppo) passate, amicizie e inimicizie di persone che in teatro hanno passato una vita, il gioco e’ fatto .
Di Graciela Pareto e Gabriella Besanzoni, ho sempre sentito parlare sin da piccolino, in quanto le due grandi artiste sono state le primadonne del Teatro Colon, citta’ natale del mio babbo, e Besanzoni in particolare era l’idolo della prozia Concha.
Purtroppo, Gabriella Besanzoni ha lasciato oltre all’incisione completa di un’opera, solo otto facciate di brani operistici incisi per la Victor americana, e mi creda, avrei preferito avere qualche incisione in piu’, e sapere un poco meno delle rose in bocca, o dell’isola che gli fu donata (sempre che le rose in bocca se le mettesse veramente o che l’isola le sia stata in effetti donata, ma le fonti da cui queste news arrivano, alcune proprio dal Corriere della Grisi, non danno adito a dubbi).
Moda gaucha, caro Antonino, certo, poiche’ la Signora amva molto indossare abiti del folclore argentino, pure di foggia maschile, ed alcuni li portava anche in scena.
Sempre a disposizione.
!Hasta Pronto!
Miguel.
Ma grazie a lei; s’immagini.
Bèh Miguel, una bella vita e carriera di malomane la sua! Immaginavo che le fonti fossero queste; senz’altro ci vuole tempo! Quando la becco in chat le chiederò lumi su riviste e su come collezionare biografie e testi di lirica in generale: sa, sono una persona ricca di contrasti: mi piace tanto conoscere l’importante quanto il futile.
Eh sì! Un vero peccato è la scarsità di incisioni. Si figuri se pure io non avrei preferito una sua Azucena al pettegolezzo sugli amanti (anche se come ho detto pure questo mi interessa).
Riguardo alla moda gaucha: quand’uno ha classe, può permettersi di osare.
Grazie per la disponibilità!
Hasta pronto!
Antonino
La Besanzoni. Gran voce. Condivido le perplessità sull’ottava inferiore, ma siccome era una cantante con tutti i crismi, penso sapesse benissimo quello che stesse facendo quindi mi permetto di mettere in discussione il suo essere “misurata”. Ma sono quisquilie. Godiamocela.
Però, per il settore mezzosoprani, avrei dato la precedenza ad un’altra importante, importantissima voce mai ricordata così tanto come meriterebbe: Irene Minghini Cattaneo. In qualsiasi registrazione, ma in particolare nell’aria della Favorita è semplicemente splendida.
Io sulla Besanzoni ho sempre avuto qualche riserva. Non c´è una sola registrazione, dove mi convince del tutto o dove non preferirei altra cantante. D´accordissimo sulla Minghini-Cattaneo.