per un giorno passiamo da Francia a Belgio per proporre, fra le voci importanti, Fernand Ansseau (1890-1972) e proporlo in Werther. Scelta dettata dal fatto che il tenore belga rappresenti con il coetaneo Thill l’immagine più completa, esaustiva e validissima dei Werther di forza o quanto meno robusti contrapposti a quelli di grazia, non solo agli italiani come Schipa ed Anselmi, ma agli stessi cantanti di lingua francese come Edmond Clément. Ma l’omaggio al tenore belga non è limitato a Werther, ma è l’omaggio, come molti degli ascolti proposti a voci ampie, sonore espanse negli acuti ed al tempo stesso rotonde e morbide. Insomma l’oggi ignota quadratura del cerchio.
Bene, bene , bene. Non il miglior Ansseau, ma tiriamoli fuori sti’ grandi cantanti. Tutti i nomi che vengono postati in questi giorni da Kurz, Tamburini, Donzelli, e cosi’ via ,sono tutti dei numeri uno, chi con questo o quel difetto, ma tutti numero uno. Di questo tenore su yt, purtroppo mancano tutte le incisioni migliori, Damnation de Faust a parte. http://youtu.be/eRR6MUlx8k4
D´accordissimo. La bella scuola francese di una volta!