6 pensieri su “MAFALDA FAVERO AND ALESSANDRO ZILIANI SING “BIMBA DAGLI OCCHI PIENI DI MALIA””
Il primo atto di Butterfly è , a mio avviso, interpretativamente il più difficile di tutto Puccini. Tutti i soprani inciampano nel tentativo di rendere la giovinezza e l’innocenza della protagonista. Anche la Callas, qui, mi convince poco…L’unica a non dare l’idea di una petulante massaia travestita da quindicenne è qui sotto. (Duetto memorabile, nonostante gli evidenti limiti in acuto di tutti e due. Ma che meraviglia la direzione!) http://www.youtube.com/watch?v=eYWURstAVSg
La Olivero “recita” troppo in tale frangente, la Steber ..non so dire è poco idiomatica alle mie orecchie (sempre in questo caso) Tutte e due mancano di spontaneità . La chiave di volta di tutto il duetto, per me, è lo spledido: Dolce notte, quante stelle…. Vieni vieni….Non ne vidi mai si belle… ecc.
Nessuno come loro sa centrare il momento scenico e musicale con tale pathos emotivo. Almeno io la penso così.
Non mi sono mai soffermato sulla Butterfly della Magda: ma mi riprometto di farlo.
Della Steber, la prorompenza vocale nutrita di sentimento restituisce una Butterfly vibrante come raramente ho sentito: e il suo canto è talmente bello da piallare via le piccole imperfezioni retaggio forse di una voce iperdotata.
Io amo la Steber!! E credo di averla amata ancor prima di sentirla catturato da quei meravigliosi occhioni che balzano fuori da questa fotografia: http://www.youtube.com/watch?v=e3JVLRnimnc
Insomma: io la Steber ce l’ho proprio nel cuore.
Però, Giulia, capisco Billy: anch’io subisco il fascino di Victoria de los Angeles, non solo perché la senti che canta bene, perché cantava in modo proprio pulito, ma anche perché ascolto la de los Angeles e mi sento il friccico nel core.
Postilla sui tenori: Ziliani tecnicamente da manuale, meraviglioso, è uno dei tenori che ascolto sempre più che volentieri, ma lo sento distaccato dal persoanggio (e lo capisco, tanto è odioso Pinkerton).
Di Stefano, nel duetto con la Victoria: si può dire tutto di Di Stefano, ma non che non fosse un grande interprete.
sulla superiorità di olivero e steber quale buttarfly la penso come donna giulia. il motivo è semplice il personaggio è un personaggio legato all’immagine liberty dell’oriente (quindi Olivero) e con un orchestrale molto pesante (quindi Steber e forse anche Jurinac e Stella, con Mitropoulos). Se voglio una Butterfly semplice e spontanea, pucciniana nel senso popolur del termine allora Rosetta Pampanini, che fa credere che la parte sia vocalmente elentare. A questo punto credo che dovremmo dedicare puntate alla vocalità ed alla interpretazione di Butterfly
ciao dd
Il primo atto di Butterfly è , a mio avviso, interpretativamente il più difficile di tutto Puccini. Tutti i soprani inciampano nel tentativo di rendere la giovinezza e l’innocenza della protagonista. Anche la Callas, qui, mi convince poco…L’unica a non dare l’idea di una petulante massaia travestita da quindicenne è qui sotto. (Duetto memorabile, nonostante gli evidenti limiti in acuto di tutti e due. Ma che meraviglia la direzione!)
http://www.youtube.com/watch?v=eYWURstAVSg
la credi davvero migliore della Magda? o della Steber? ……
La Olivero “recita” troppo in tale frangente, la Steber ..non so dire è poco idiomatica alle mie orecchie (sempre in questo caso) Tutte e due mancano di spontaneità . La chiave di volta di tutto il duetto, per me, è lo spledido: Dolce notte, quante stelle…. Vieni vieni….Non ne vidi mai si belle… ecc.
Nessuno come loro sa centrare il momento scenico e musicale con tale pathos emotivo. Almeno io la penso così.
Non mi sono mai soffermato sulla Butterfly della Magda: ma mi riprometto di farlo.
Della Steber, la prorompenza vocale nutrita di sentimento restituisce una Butterfly vibrante come raramente ho sentito: e il suo canto è talmente bello da piallare via le piccole imperfezioni retaggio forse di una voce iperdotata.
Io amo la Steber!! E credo di averla amata ancor prima di sentirla catturato da quei meravigliosi occhioni che balzano fuori da questa fotografia: http://www.youtube.com/watch?v=e3JVLRnimnc
Insomma: io la Steber ce l’ho proprio nel cuore.
Però, Giulia, capisco Billy: anch’io subisco il fascino di Victoria de los Angeles, non solo perché la senti che canta bene, perché cantava in modo proprio pulito, ma anche perché ascolto la de los Angeles e mi sento il friccico nel core.
Postilla sui tenori: Ziliani tecnicamente da manuale, meraviglioso, è uno dei tenori che ascolto sempre più che volentieri, ma lo sento distaccato dal persoanggio (e lo capisco, tanto è odioso Pinkerton).
Di Stefano, nel duetto con la Victoria: si può dire tutto di Di Stefano, ma non che non fosse un grande interprete.
sulla superiorità di olivero e steber quale buttarfly la penso come donna giulia. il motivo è semplice il personaggio è un personaggio legato all’immagine liberty dell’oriente (quindi Olivero) e con un orchestrale molto pesante (quindi Steber e forse anche Jurinac e Stella, con Mitropoulos). Se voglio una Butterfly semplice e spontanea, pucciniana nel senso popolur del termine allora Rosetta Pampanini, che fa credere che la parte sia vocalmente elentare. A questo punto credo che dovremmo dedicare puntate alla vocalità ed alla interpretazione di Butterfly
ciao dd
non sarebbe una cattiva idea