esecuzione esemplare per una cantante che aveva sulle spalle quasi quarant’anni di carriera e poi gli interventi sul testo sono il retaggio di una grande tradizione difficilmente ripetibile
2 pensieri su “la prima semiramide del disco: MARCELLA SEMBRICH”
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Semplicemente straordinaria. Un livello di canto che non teme confronti nella storia del disco. Mi chiedo cosa potesse essere trent’anni prima… Decisamente una bella pubblicità per il suo maestro Giovanni Battista Lamperti.
La Sembrich a sua volta ha dato un contributo molto rilevante all’insegnamento del canto; cito da Wikipedia: “Her students included Alma Gluck, Hulda Lashanska, Queena Mario, Dusolina Giannini, Josephine Antoine, Natalie Bodanya, Polyna Stoska, Jane Pickens. Additionally, some of her students in turn became important vocal teachers around the country. Among them were Anna Hamlin (teacher of Judith Raskin) at Smith College, Edith Piper and Florence Page Kimball (teacher of Leontyne Price) at Juilliard, Eufemia Gregory (teacher of Anna Moffo, Judith Blegen and Frank Guarrera) at the Curtis Institute.”
Giusto il riferimento a una ” grande tradizione difficilmente ripetibile”: qui non si tratta solo di tecnica, di capacità e di gusto che sono immensi, ma dell’esser posseduti da una “mania” buona, dal fuoco sacro della vera arte, qualcosa che, nella nostra epoca del gioco al ribasso istituzionalizzato e venerato, semplicemente non esiste più.