Eravamo bambini quando la maestra ci insegnava che nel quaderno “di bella” non si doveva mai cancellare. Le cancellature stavano male, erano segno di disordine e di ripensamenti nello scrivere. Passati dalla matita alla penna a sfera (alcuni alla stilografica) ci venne insegnato che prima di scrivere occorre pensare e prestare attenzione nel farlo. Dopo qualche anno, passati all’arte del disegno, sia tecnico che artistico, era ritenuta virtù l’assenza di cancellature, indice di pensiero chiaro e perfetta comprensione delle regole della geometria, oltre che di tecnica sicura. Oggi quella di cancellare è divenuta un ‘arte strettamente connessa a quella del canto: solo una volta giunti ai vertici dell’aristocrazia canora questa arte può essere praticata ai massimi livelli. I virtuosismi sono di tanti tipi, passando dall’improvvisazione estemporanea (?) alla programmazione più ferrea, ce n’è per tutti i gusti. A mio gusto, il top è rappresentato dal pacco last minute tirato con i biglietti sold out a prezzi speciali: in quei casi tocchiamo i vertici del sublime, perchè la “sola” arriva come un fulmine a ciel sereno, roboante e clamorosa. A quella nessuno sfugge, il viaggio è acquistato, i biglietti pagati da tempo, il danno inarginabile. Preferisco questo al bidone sottile, quello che arriva per tempo ambiguamente annunciato o prevedibile, tanto che il pubblico diffidente lo subodora per tempo e non abbocca fino in fondo. Lì c’è poco gusto, perchè si possono ancora minimizzare le perdite, evitare le organizzazioni complicate dei viaggi e restare comodamente a casa con un libro in mano. Ma diamo un’ occhiata in giro per il web e leggiamo le ultime “news” circa la nostra moderna art of deleting di cui è assoluta protagonista contemporanea la diva Anna Netrebko.
Il Teatro alla Scala attendeva, dopo quella di Elena Mosuc al posto di Nino Machaidze nel prossimo Rigoletto, la vicarianza della Netrebko sulle prime due recite di Manon di Massenet in compagnia di Ermonela Jaho, al posto di Natalie Dessay, sostituzione succulenta, ma che ha lasciato al posto dell’arrosto solo del fumo.
Arriva oggi infatti la notizia ufficiale che anche Anna Vicaria ha prevedibilmente cancellato, come già peraltro avevamo avuto modo di supporre vagabondando per il web a rilevare l’annuncio del suo forfait nel Don Giovanni di Berlino (orfano della regia di Carsen, mentre ora il cartellone prevede la produzione salisburghese di Guth ), ma anche le due recite di fine maggio dei Capuleti di Monaco e, per non farci mancare nulla, la nuova opera “Kleopatra und die Schlange” di Rodion Shchedrin a Salzburg che vedrà salire sul palcoscenico al suo posto Mojca Erdmann, queste due ultime cancellazioni esplicitamente dovute a malattia ( vedi sito dell’artista ).
Anja Harteros ha lasciato a Carmen Giannattasio la recente Bohéme del Covent Garden dopo avere cancellato alcuni Don Carlo a Berlino e il suo debutto come Tosca (13, 15, 17 Juni 2012) Oper Köln. La domanda che molti melomani si sono posta è: riuscirà Anja a interpretare Desdemona nella prossima stagione londinese o, anche in questo caso verrà sostituita? C’è addirittura chi ha aperto un sondaggio in merito http://intermezzo.typepad.com/intermezzo/2012/04/anja-harteros-otello-poll.html
Dite che dovremmo aprirlo anche noi un sondaggio sulla presenza o meno di Jonas e Anja sul palcoscenico scaligero per il prossimo “Lohengrin”? Sempre il ROH ha da poco annunciato la dipartita di Jonas Kaufmann dai Trojens sostituito da Brian Hymmel e dalla Walkure newyorkese sostituito da Frank van Aken (marito della Westbroek), mentre per tempo Diana Damrau è uscita dal prossino Robert le Diable ( non lo doveva debuttare JD Florez ?). Sempre Jonas Kaufmann ha cancellato due importanti concerti ….rimpiazzato dalle giovani speranze Edita Gruberova e Leo Nucci, ed altro quattro a a Muster, Londra, Hamburg con la Netrebko e Schrott, mentre la Damrau ha anche cancellato il previsto concerto di fine maggio alla Staatsoper Wien.
Sondra Rodwanovsky viene in questi giorni sostituita in Tosca alla Staaatsoper Wien da Norma Fantini, a sua volta appena sostituita da Dimitra Theodossiou sulla Norma torinese; nella medesima produzione Marcello Giordani dopo due recite è stato sostituito da Johan Botha, con relativo strascico di polemiche in rete http://www.der-neue-merker.eu/wien-staatsoper-tosca-3, mentre il direttore Karel Mark Chikon ha ceduto la bacchetta a Franz Welser Moest per due recite il quale a sua volta si è visto sostuituire da Philip Auguin. La “diva” Sondra peraltro ha appena lasciato il Cyrano di Bergerac di Madrid, arricchendo il suo forfait con una serie di annunci preziosi di propria mano: ha dichiarato che non canterà Trovatore al Met, al suo posto sarà Carmen Giannattasio, in quanto canterà il Ballo in Maschera al posto dell’annunciata Karita Mattila. Nè canterà la Valois del Don Carlo del Met, or ora affidata a Barbara Frittoli, in quanto impegnata a studiare le tre regine donizettiane.
Dolora Zajick, dal canto suo, ha rimpiazzato Stephanie Blythe nelle recite berlinesi de “Il Trovatore”
Sul fronte wagneriano l’inaffondabile Linda Watson, tra uno strillo ed una nota calante, ha sostituito Katarina Dalayman nel recente Ring viennese diretto da Thielemann dopo le contestazioni che hanno colpito quest’ultima nella Walkure e, successivamente, ha interpretato Isolde nel “Tristan” diretto da Barenboim a Berlino sostituendo Irene Theorin già chiamata a rimpiazzare Waltraud Meier: in entrambi i casi la Watson ha avuto un franco successo! Sempre nel medesimo “Tristan” Kwangchul Youn e Martin Gantner hanno preso il posto rispettivamente di René Pape e Roman Trekel in alcune recite. A Monaco i previsti Juha Uusitalo (Wanderer e nel medesimo ruolo annunciato in Scala) e Phillip Ens (Fafner) hanno ceduto il posto rispettivamente a Thomas J.Mayer e Rafal Siwek nel “Siegfried” diretto da Kent Nagano.
Torsten Kerl, già chiamato a Bayreuth a sostituire il fallimentare Tannhauser di Lars Clevemann della stagione precedente, è stato rimpiazzato a Vienna da Nikolai Schukoff nei “Gurre-Lieder” di Schönberg diretti da Zubin Mehta.
Recentissimo il doppio forfait sulla Walkiria di Berlin (http://
Anche le bacchette una volta finite nell’occhio del ciclone paiono soffrire di mal di gola: appena di ieri è l’annuncio della rinuncia per malattia del giovane Battistoni in favore di Bisanti nella prossima “Traviata” fiorentina.
Il Met peraltro così ha annuciato qualche settimana il restyling alla prossima stagione:
a press release on May 17, 2012.Gwyn Hughes-Jones will make his Met role debut as Manrico in Il Trovatore on September 29 and sings the role on October4, 8, 12, 17, 20, and 25.
Carmen Giannattasio will replace Sondra Radvanovsky as Leonora in Il Trovatore on October 12, 17, 20, and 25.
These performances are in addition to the previously announced dates when Giannattasio will sing the role.
Sondra Radvanovsky will replace Karita Mattila as Amelia in Un Ballo in Maschera on November 8 through December 8.
The role of Amelia for the performance of December 14 is to be announced.
Marcelo Álvarez will sing Gustavo III in Un Ballo in Maschera on November 27, replacing Roberto De Biasio.
Álvarez will now sing all performances of the role in the 2012-13 season.
Dolora Zajick will replace Olga Borodina as Amneris in Aida on December 19, 22, and 28. As previously announced, Borodina will sing the
role on November 23, 26, 29 and December 3, 7, 12, and 15.
Erwin Schrott will make his Met role debut as Dulcamara in Bartlett Sher’s new production of L’Elisir d’Amore on January 30. He will also sing the role on February 2, 6, and 9 matinee.
Sondra Radvanovsky will not be singing any performances of Don Carlo in the 2012-13 season, and her replacement as Elisabeth de Valois is to beannounced.
Italian baritone Marco Vratogna will make his Met debut as Iago in Otello on March 27. He replaces Thomas Hampson, who will still sing theperformances on March 11, 15, 20, 23, and 30.
Ma adesso una domanda ve la vogliamo fare noi, noi poveri melomani ignoranti: ma ‘ste stagioni, che c…o le annunciate a fare?????
Che tristezza. Solo questo. Che tristezza.
“Anna è costernata di dover mancare a questi appuntamenti, dal momento che attendeva con ansia di cantare nella sua città natale, San Pietroburgo, e di interpretare Manon alla Scala per la prima volta. È grata a tutti per la comprensione in questo momento per lei difficile, e ansiosa di tornare in palcoscenico il più presto possibile, in particolare per il prossimo appuntamento alla Scala con La Bohème in ottobre”.
Come no.
che se la tenga, la sua ansia di tornare qui, un bel gesto dell’ombrello direi che ci sta tutto, che vada via e basta…
A San Pietroburgo ci ritorni pure. Sì, al suo posto come donna delle pulizie.
Che vergogna. Solo questo. Che vergogna!
Così imparano, i boccaloni! 😀
P.S. non vorrei passare per lovvoso, ma mando un messaggio di conforto e di stima a tutti quegli abbonati che, presa visione del forfait della Dessay, si erano fatti spostare le recite (magari pure in date già non buone per loro) in quelle della povera Netrebko…avete tutta la mia comprensione 😀
Premesso che del pubblico pagante sinceramente non frega niente a nessuna delle varie dirigenze manageriali, io penso che anche questi annunci siano un modo per arrotondare… Nel senso che i luminosi “artisti” in questione ricevono qualche obolo, qualche regalia, qualche presente anche solo per annunciare in venti giorni due recite, tra l’altro coincidenti con altre recite già precedentemente annullate, e la loro cancellazione. Volete mettere? Anche gli annunci implicano un dispendio di energie, anzi, considerata la “qualità” in questione, sono un vero e proprio lavoro!! Tanto la faccia non la possono perdere, perchè ormai non ce l’hanno già più!!
Il problema è che pure al pubblico pagante forse non frega più niente di niente…
Ma io quel tipo di pubblico della specie “Let’s go Europe in 3 days” non lo considero neanche… Mentre compiango il pubblico che ancora crede che l’opera lirica e la musica classica siano tra i vertici assoluti del sapere umano, perché destinato ineluttabilmente a soffrire non solo per mancanza di qualità, ma anche di serietà…
ma ve l’ avevo detto che la Netrebko alla Scala non cantava sul suo sito ha scritto che cantava alla Scala solo pochi giorno orsono
e per me la Scala ha tirato un bel bidone con i biglietti.
La Netrebko probabilmente ha problemi respiratori tutti hanno notato i fiati corti e molto prese fatte in momenti sbagliati del canto quindi io credo alla sua malattia( non è a forza di Violette si è preso la tisi…scherzo) comunque penso che un altro motivo e che non vuole inimicarsi il pubblico austrico ..
Mio caro Pasquale, fosse solo lei il problema o l’unica ad aver dato forfait… 😉
Sembra la lista dei caduti nella guerra di secessione.
Non hanno imparato nemmeno dalla Caballé, almeno preparava i pasticcini per le folle 😉
(No! Davvero? La Caballé si faceva perdonare così?)
Più che altro Marianne pare che i cartelloni siano diventati una “no man’s land”!
I cartelloni annoverano solo e sempre gli stessi cantanti, i quali sono ovunque e quindi in nessun luogo… diciamo che i cartelloni ad oggi sono “non luoghi” per eccellenza e chi li crea “non adatti” o peggio.
E questo è il risultato: una carneficina.
L’ Accademia della Scala inserirà prossimamente nei suoi programmi le masterclasses di tecnica della cancellazione delle recite. Docenti: Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Rolando Villazon. I corsi verteranno sui vari modi di scrivere un annuncio di cancellazione in uno stile tale da impedire che la gente si senta presa per i fondelli.
Testo di base, il mitico telegramma “Mamma grave” tramite il quale la Caballè risolveva abitualmente tali situazioni.
aggiungerei una cattedra per la Dessay, una per la Dessì, e una terza per la Dassù (un seminario di polica internazionale può essere sempre utile per cambiar mestiere)
Caro tamberlick, la Caballe’ offriva rinfreschi o dolciumi alle persone che, all’epoca, facevano chilometriche file per ascoltare gli spettacoli ai quali partecipava. Non lo faceva per scusarsi o per farsi perdonare. Era un suo modo di ringraziare il pubblico, quando c’era freddo faceva portare bevande calde, quando le code duravano piu’ di un certo numero di ore faceva portare dolcetti…era fatta cosi’! Di cosa avrebbe dovuto scusarsi? Io stesso ricevetti panettone e cioccolata prima di Aida a Milano, e tartine in occasione del Devereux veneziano, cosa doveva farsi perdonare nel 1970 la Montserrat? I guai sono cominciati dal 76 in poi caro Enrico. Certo, questa sua abitudine continuo’ anche in tempi successivi, quando della grande Caballe’ neanche le briciole erano rimaste. Ma, se mi credi, il concerto a Zurigo nel 73 fu splendido, al di la’ dell’ottimo rinfresco.
Che donna!! 😀
Grazie Miguel, non conoscevo questo aneddoto su Montsy! Spero comunque di riuscire a sentirla prima dell’annunciato e defiitivo ritiro nel 2013… chissà se passerà mai in Italia..
NO ti prego non andarla a sentire, Enrico
Hihi è arrivato il difensore d’ ufficio…fattene una ragione caro, la signora e finita. KD, kaputt!
Avesse solo dei problemi a respirare, la Netrebko: in realtà non ha mai capito come si respira professionalmente! 😉
Una nuova “Madamina…”
Triste…
http://www.youtube.com/watch?v=f3tOIoCo_jg
Le scuse della Netrebko…ahahahahaaaaaaa
Beh un aspetto positivo però lo si può trovare…se le presunte star danno forfet…magari si spera diano spazio a qualche bravo emergente…Sinceramente SOLO se Kau kau darà forfet per il prossimo Lohengrin scaligero avrò il coraggio di ascoltare il live della recita…
Potrebbe non essere soltanto un aspetto positivo, ma addirittura la lieta novella
Si riposino, ritrovino la forma per grandi giorni di gloria e nel frattempo non temano che qualcun altro porti loro via lo scrannetto dove li hanno posti.
Chi li ha posti sullo scrannetto si sta già battendo il petto con tanto di “MEA CULPA” e ammissioni di vario genere.
L’idolo si è infranto e il Vitello d’oro si è rivelato un rotolo di asciugoni da cucina rioperto di uniposca dorato… ma non tarderanno a idolatrare nuovi idoli… è il marketing che lo impone.
Bisogna pur “credere” in qualcosa.
Quanto sopra direi che si commenta da solo, a meno di volersi produrre in una serie interminabile di insulti dai quali mi astengo, ritenendomi persona troppo educata, evitando in tal modo anche di abbassarmi al livello dei sopracitati “cantanti”, che invece ormai hanno come mestiere principale quello di insultare chi li va a sentire…
intanto alla Deutsche Oper Hui He sta sostituendo la Meshè Kizart in Tosca, e Aquiles Machado canta al posto di Roberto Aronica. In Scala, ieri sera, P Pretti ha sostituito Alvarez allo spegner delle luci di inizio nella Miller. Come dice il poeta, avanti por!!!
Credo che ormai per contratto Alvarez debba cantare la prima recita di ogni opera che gli propongono, il solo primo atto della seconda e le altre “a piacer vostro”, così come gli gira…
Un’altra volta??? Ma che sta succedendo al povero Álvarez??? Tra i forfait in Tosca e quelli in Luisa Miller…deve essere per lui una pessima stagione!
Non che al pubblico stia andando meglio, dopotutto. Ma esistono i rimborsi per indisposizione?
Quindi Manon sarà questa certa Jaho. Qualcuno di voi la conosce? Io non credo di averla mai sentita in Teatro.
http://youtu.be/XeYXkB_yaFA . Eccola, Cerulli.
Ho ascoltato la Jaho iera sera alla Scala e dico la verità…la voce ha volume e un bel colore nella zona centrale. Tuttavia, quando sale in acuto, la voce è terribile: acquista un vibrato molto pronunciato e fastidioso e delle sfumature metalliche, senza considerare l’intonazione assolutamente precaria e l’incapacità di affrontare gli acuti senza urlare.
… e per non perdere il filo: la Damrau cancella le prime due di quattro Lucie a Vienna – vediamo quando seguono le ultime due.
Ma perchè, la Damrau continua a cantare Lucia? Che orrore… Con quella voce vetrosa e fastidiosa…
NON la canta infatti… l´ha cantato a Berlino buttandosi e rotolandosi per terra con delle recensioni trionfali – adesso per motivi di salute (è anche incinta) cancella le prime due. boh…
ma, infatti, non oso immaginare il risultato! con quel perenne cipiglio simil-guerresco… è chiaro che deve aggiungerci i rotolamenti, almeno distoglie un po’ l’attenzione, fa un po’ di intrattenimento, non le rimane altro….
comunque, gli ascolti su youtube sono orripilanti!! tra l’altro c’è anche un video con pappano (che a me piace), ma come ha fatto a farsi coinvolgere in questa cosa? ma l’ha sente che sembra una gallina sfiatata a cui viene tirato il collo? avete proprio ragione: i direttori, anche quelli bravi, non capisco un bel niente di canto!!!
bella sostituzione la signora Jaho:
http://www.youtube.com/watch?v=wDkn57ElszE&feature=results_video&playnext=1&list=PL0193B6A01DBAD70A
da 4:16 in poi!! – ma che vergogna. Il “Ah non giunge” è davvero una caricatura vergognosa.
L’ ho sentita dal vivo qui a Stoccarda. Una voce di puro vetriolo.