Vanni Marcoux Veccia zimarra rec. 1927
3 pensieri su “Vanni Marcoux: Veccia zimarra (La Bohème) rec. 1927”
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Vanni Marcoux Veccia zimarra rec. 1927
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A proposito di prununcia e di dizione! E di emissione, e di controllo, e di dosaggio del fiato, e di uguaglianza, e di sensibilita’. La voce ritenuta da molti, troppo chiara, non gli impedi’ , per me (boom!), di essere il miglior Boris Godunov degli anni 30. Con tutto cio’, “Vecchia zimarra” non e’ certamente il brano piu’ adatto a mettere in risalto le enormi possibilita’ del grande cantante torinese. E’ assolutamente incredibile pero’, che “questa Vecchia Zimarra” giunga dopo 31 anni di carriera, e che le incisioni successive siano cantate addirittura meglio e meglio interpretate. In quanto poi a morbidezza, non vedo paragone, tra i bass-baritone, che con se stesso.
Grazie cara Selma per questo gioiello. Siamo davanti, non esagero, ad un esempio di Canto perfetto. La pronuncia fluida, nitida, come se parlasse, l’intonazione esattissima, l’altezza e la morbidezza del suono, la chiarezza di emissione, l’omogeneità, il legato, i fiati, le dinamiche, il fraseggio. Questo è vero canto sulla parola, a fior di labbro, di una espressività vera. C’è solo da ascoltare e imparare. L’unico vero canto è questo, si canta SOLO così. SOLO COSI’!
Meraviglioso ascolto. Non so se si canti solo così, ma così è meglio! Non si può descrivere la registrazione di Marcoux meglio di come già fatto da Mancini.