Benvenuti all’edizione straordinaria del “Tg GRISI”.
Come sempre vi aggiorniamo sulle ultime notizie dal mondo del Web e dell’opera.
Ieri , 1 Febbraio 2012, la Camera ha abrogato con 363 voti la norma proposta dal leghista Gianni Fava.
Il provvedimento, che già aveva mobilitato il popolo del web, prevedeva una rimozione, dunque una vera e propria censura, di quei contenuti ritenuti genericamente “illeciti” inseriti all’interno di blog e siti internet onde prevenire, a dire dell’onorevole Fava, pirateria e contraffazione.
“SOPA italiana” era stato definito tale emendamento, con più d’un sospetto che la censura si sarebbe estesa anche ad altri argomenti molto distanti dalla pirateria e dal copyright, mirando ad un primo tentativo di controllo della rete ed al “filtraggio” delle notizie.
Esultano Pd, Pdl, Udc, Idv e radicali, ed il popolo internettiano.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=179619&sez=HOME_INITALIA
Si rivolta il pubblico, di solito benevolo e accomodante, del Metropolitan di NY.
Il dispendioso allestimento del “Ring” proposto dal regista Robert Lepage e dal suo staff, circa 16 milioni di dollari da sommarsi ai lavori di consolidamento del palco del teatro a causa dell’eccessivo peso della “macchina”, così definita la cigolante e ingombrante scena fissa, sul palcoscenico principale della Grande Mela è stato rifiutato a suon di contestazioni all’unanimità dai melomani e dalla critica americana.
Se i critici hanno cercato nelle recensioni di salvare in parte i cantanti presenti nel folto cast, sottolineando e addolcendo le mende vocali presenti in quasi tutti i componenti, escludendo dalle critiche il solido Hagen di Hans Peter Konig, ed esaltando le doti recitative e la presenza scenica di tutta la compagnia, meno zuccheroso si è rivelato il pubblico che ha assistito alle recite, il quale pur applaudendo si è dato appuntamento sul web per affossare in toto ogni componente dell’allestimento come colto da un raptus grisalico.
http://parterre.com/2012/02/01/the-return-of-the-rant/
Tempi durissimi anche per l’opera in Spagna.
A causa della crisi e del grave deficit accumulato dal teatro (si parla di oltre 3 miliardi di euro e di fuga degli abbonati) le maestranze del glorioso Liceu di Barcellona si sono viste costrette a tagliare ben sette spettacoli tra opera, balletto e recital proposti nella stagione corrente e conseguentemente chiudere per quasi 60 giorni per contenere i danni e gli sprechi ed ottimizzare le risorse.
Anche il futuro delle prossime stagioni dovrà essere valutato e ripensato in vista dei numerosi tagli e ridimensionamenti.
Per ora sembra salva la collaborazione con il Festival di Bayreuth che dovrebbe portare sul palcoscenico della città spagnola tre degli spettacoli proposti in questi anni: Tristan und Isolde, Lohengrin e Fliegende Hollaender.
http://www.abc.es/20120201/cultura-musica/abci-liceo-recortes-confirmacion-oficial-201202011712.html
Concludiamo questa edizione straordinaria del nostro Tg rendendo omaggio a due amatissimi e illustri soprani che proprio in questi giorni compiono gli anni anche se una di loro non è purtroppo qui con noi: Renata Tebaldi e Lisa della Casa.
Da parte della nostra redazione auguriamo a queste sublimi Artiste un affettuoso BUON COMPLEANNO!
Per ora è tutto, ma vi terremo aggiornati.
Grazie per la gentile attenzione, a voi tutti una buona serata!
In Spagna c’ è la crisi e buttano i soldi per importare una schifezza cosmica come il Lohengrin di Neuenfels? Magari con Kaufmann? Ma questi si meritano di chiudere per sempre!
Commentari da Barcellona:
1) Le tre opere del Festival Bayreuth sono in versione concertante.
2) Il Teatro non ha deficit accumulato.
3) Il problema principale è che la Generalitat ha anunciato alla fine d’ottobre, cuando la stagione già aveva cominciato, che fornirebbe 1,4 M € di meno. Anche il Ministerio redurrà il suo contributo (ancora da approvare).
4) Le sospenzione anunciate devono evitare il deficit previsto da 3,7M € doppo la riduzione dei contributi pubblici.
5) È certo che c’è fuga degli abbonati. Solo il recital di J.D.Flórez, le recite di “Le nozze di Figaro” e “Linda” hanno avuto una occupazione notabile. Tra i prossimi programmi, solo “Bohème”, “Zauberflöte” e “Adriana” si hanno venduto bene. Ma chi vuolo vedere “Le grand Macabre”, “Jo Dalí” o “Il burbero di buon cuore”? Si il Zemlinsky e il “Pélleas” possone essere interessanti, lo sono con gli cantanti impegnati? Per me, questo spiega assai bene la fuga del publico.
6) Finalmente, credo che a Barcellona no che pubblico sufficiente per fare 7, 10 o anche più recite d’ogni titulo. Questo è consequenza del “boom” e del estase per andare a vedere il Liceu doppo la riconstruzione. Avanti l’incendio, si facevano tra 3 e 5 recite. Non di più.
7) Questo può avere qualcosa di buono. Forse le stagioni future sarano più equilibrate e razionali, e si potrà semplificare alcuni aspetti della gestione burocratitzata del teatro. Il tempo lo dirà.
Perdono per il mio italiano così barbaro. Saluti!
caro Nicola, grazie. L’italiano va benissimo così. Se ci saranno altre novità tienici aggiornati. Lo spopolamento dei grandi teatri è in corso anche qui, Milano docet. I cartelloni sono miscele di banalità ed inutili ricercatezze destinati a pochi. Vediamo se troveranno un equilibrio….
Ringrazio pur io Nicola per l’esauriente e dettagliato resoconto della situazione al Liceo.
Io ero lì la sera del “Finale Vinyas” quando le maestranze protestavano davanti al teatro per la chiusura di 60 giorni e per la messa a repentaglio di molti posti di lavoro.
Ovviamente, in linea di principio, sostengo la loro lotta e preoccupazione (tant’è che mi sono appiccicato sulla felpa l’adesivo ed il pin della protesta) ma è anche vero che al Liceo, non diversamente che nei teatri italiani, sono state assunte maree di persone con incarichi quanto meno curiosi, che nulla a vedere hanno con la musica ed il vero andamento del teatro. Penso, nel mio piccolo come le formiche, all’ufficio stampa e relazioni esterne, un tempo gestito da un’unica persona di provata passione e preparazione all’opera che dominava perfettamente catalano, spagnolo, francese italiano, inglese e tedesco, e che ora è in mano a gente che non distingue Mozart da Berg e che dell’opera sembra non gliene possa fregar di meno. Scusate lo sfogo.
Ma se Atene piange Sparta non ride … o è il contrario? 😀
Cordiali saluti
comunque ieri sera su radio clasica ho ascoltato una buona recita
in diretta dal liceu del “il burbero di buon cuore”
si, ma a teatro semi vuoto e con grosse defezioni dopo l’interminabile primo atto (un’ora e 45 minuti!) di un’opera che scorre via senza lasciar traccia o, meglio, quando ti squoti dal torpore scopri che la musica è di … Mozart! 😉
Non impareranno mai più.
Volevo ringraziare Madame Brandt per il ricordo alle due illustri, in particolare di Lisa della Casa, sublime interprete mozartiana che ebbi la fortuna di ascoltare nel 1969, proprio al Liceo di Barcellona, quale Contessa delle NOZZE: fascinosa, elegante, bellissima e raffinatissima.
Forse non ci crederete -in effetti è passato tanto tempo- ma ne serbo ancora inalterato il ricordo.
Che fortuna!! Ti invidio!! Lisa della Casa è nel mazzo dei miei cantanti preferiti:cosa a vrei dato per poterla sentire in teatro!
…ed è una persona curiosa: ha sempre fumato come un turco eppure la voce rimaneva limpida. Ed è quasi centenaria anche lei! 😀
More news from Barcelona:
http://ccaa.elpais.com/ccaa/2012/02/14/catalunya/1329217171_016093.html
Come annunciato, si conferma che la sospenzione de 7 spectacli questa stagione viene accompagnata d’un ERE temporale (non so come si dice in italiano: è una sospenzione temporali dai contratti). Quindi avremo magari un sciopero per alcune recite de Bohème (27 Febraio – 19 Marzo). Sicuramente la prossima stagione avremo un ERE permanente, con affectazione al coro, ma sicuramente non sopra l’orchestra.
La prossima stagione si annuciarà presumiblemente a l’inizio da Marzo.
caro ìvanoff, grazie dei tuoi preziosi aggiornamenti. Se hai news, qui c’è lo spazio . I nostri lettori hanno interesse anche per le vicende spagnole
La direzione del Liceu e gli assoldati hanno raggiunto un accordo che dovrebbe permettere di ritirare l’ERE, il sciopero per le recite de “Bohème” e provare a riprogrammare gli spettacoli annullati.
La mia domanda è: non si avrebbe potuto raggiungere questo accordo prima?
Caro Nicola!
Grazie per la preziosa informazione! Sto facendo la tesi sul settore lirico in Europa e oltre a raccogliere i dati statistici devo capire cosa succede al livello di gestione e programmazione in vari paesi, incluso Spagna. Facci sapere, per favore, se ci sono cambiamenti al Liceo.
Grazie Anna
p.s. grazie a tutti che scrivono! questo sito e’ fantastico per me!