Dopo il “Quesito della Susi”, è l’ora di giocare a “Cerca le differenze”.
ECCO COSA HA RIPORTATO IL SIGNOR MICHAEL SPYRES SUL FACEBOOK DELL’OPERA DI ROMA:
“Michael Spyres era Candide, dalla voce ampia e sonora in questa parte (…), naturalmente portato a questo genere di canto per il modo di porgere le frasi e per il timbro, bravissimo a muoversi in scena come un vero ingenuo spaesato e un po’ fesso.”
Il Corriere della Grisi
ECCO COSA HA SCRITTO IN REALTA’ GIULIA GRISI SU MICHAEL SPYRES:
“Michael Spyres era Candide, dalla voce ampia e sonora in questa parte ( ben diverso dal tenore udito alla Scala in Donna del Lago), naturalmente portato a questo genere di canto per il modo di porgere le frasi e per il timbro, bravissimo a muoversi in scena come un vero ingenuo spaesato e un po’ fesso. Peccato per queste sue difficoltà a “girare” la voce nel registro acuto, dove è suonato sempre falsettante”.
Giulia Grisi, “Candide all’ Opera di Roma”, postato qui il 23/1/2012
Davvero divertiti, possiamo affermare con certezza due cose:
1) che il signor Spyres non conosce l’uso degli “omissis” tra parentesi;
2) che è certamente un inguaribile ottimista: da oggi lo chiameremo per questo “Il tenore che vede sempre il bicchiere mezzo pieno”;
Quanto a noi, non possiamo fare a meno di rilevare che ogni nostra buona parola vale evidentemente molto e perciò non possiamo esimerci dal ringraziarlo per la sua considerazione!
Diavolacci di questi americani 😀 ahahaha
io dopo aver letto la precisazione di Donna Grisi mi sono divertito sulla vignetta: dunque le differenze la proboscite,il capello,lo zaino,la manica sulla zampa,l’occhio,per terra manca quella specie di piantina,i bordi dei pantaloni..
“Il tenore che vede sempre il bicchiere mezzo pieno” ma che in realtà è mezzo vuoto!