infatti! la Stignani possiede ancora quel tipo di emissione sul fiato che moltissime voci gravi, a parte la Horne, per pigrizia e ignoranza, hanno poi trascurato. Il suono pulito, lucente, a tutte le altezze. Può non piacere lo stile, ma la risonanza nella maschera è sempre garantita
La Stignani sapeva, e le sue registrazioni in studio e dal vivo lo dimostrano, che si può cantare qualunque cosa, non importa quanto difficile o magari poco propizia alla propria vocalità, a condizione di avere una tecnica saldissima. E la voce di Ebe Stignani!!!
Beh, insomma, non mi sembra il caso di paragonare la Horne alla Stignani… povera Horne, suvvia, non vale manco un sospiro della Signora Ebe. Oltre al fatto che era una cantante piena di difetti anche osceni, mentre la Signora Ebe sfiora la perfezione vocale.
E’ interessante un confronto con la Simionato (del ’59) e la Cossotto, perche’ si tocca con mano la differenza tra sfoggio di lussureggianti strumenti vocali e interpretazione (ovviamte della Stignani)
ts ts ts la Signora Ebe…. 😉
come disse un mio amico acerba voluttà o non ti si sente o rutti o sei ebe stignani!!!!!
infatti! la Stignani possiede ancora quel tipo di emissione sul fiato che moltissime voci gravi, a parte la Horne, per pigrizia e ignoranza, hanno poi trascurato. Il suono pulito, lucente, a tutte le altezze. Può non piacere lo stile, ma la risonanza nella maschera è sempre garantita
pur avendo quasi tutto ciò che la Stignani ha inciso, questo brano non l’avevo mai sentito. Bello!
La Stignani sapeva, e le sue registrazioni in studio e dal vivo lo dimostrano, che si può cantare qualunque cosa, non importa quanto difficile o magari poco propizia alla propria vocalità, a condizione di avere una tecnica saldissima. E la voce di Ebe Stignani!!!
Beh, insomma, non mi sembra il caso di paragonare la Horne alla Stignani… povera Horne, suvvia, non vale manco un sospiro della Signora Ebe. Oltre al fatto che era una cantante piena di difetti anche osceni, mentre la Signora Ebe sfiora la perfezione vocale.
E’ interessante un confronto con la Simionato (del ’59) e la Cossotto, perche’ si tocca con mano la differenza tra sfoggio di lussureggianti strumenti vocali e interpretazione (ovviamte della Stignani)