Impressionante cosa? Il saltino con urletto giunta al “bel sembia _AAANTE”? O le sgallinate nel “AH bello a me ritorna” ? O l’accento che non ha nulla di ieratico e sacerdotale ? Lasciamo la Stignani al SUO repertorio e non a queste infelici incursioni su un territorio che non le appartiene.
L’ho detto e ridetto, mi era piaciuta come interpretazione SCENICA (ho anche aggiunto che , se era per quello, le preferivo di gran lunga anche una Maria Stader con Fricsay…). Il fatto è che se su questo blog se si osa fare qualche appunto alla Stgnani o alla Cerquetti son guai… Con simpatia.
Mah, vedi Billy, fare un “appunto” come il tuo al canto della Stignani è non solo insensato, ma direi poco dignitoso… E’ una voce portentosa manovrata con una sicurezza che ha del sovrumano… Basta sentire la precisione con cui piazza quegli acuti, sono attaccati tutti con una nettezza ed una pienezza impressionanti, sembrano le canne di un organo. Poi, che in un brano come questo, al limite delle possibilità della sua vocalità, la Signora Ebe possa non essere del tutto irreprensibile, non c’è nessun problema ad ammetterlo. Purché però ci si mantenga nei limiti di una obiettiva continenza, continenza di cui è decisamente carente il tuo commento. Urletti, “sgallinate”, mancanza di ieraticità… stai parlando della Stignani o della Bartoli? L’amico Tamburini addirittura ti risponde con garbo e cerca di farti ragionare… Io invece un commento come il tuo probabilmente non lo avrei nemmeno pubblicato. O forse sì, ma per risponderti in ben altro modo.
Posto che di agilità sgallinate (ossia sgallinacciate, ma transeat…) ne sentiamo ben di peggiori ogni giorno, ma davvero trovi quest’esecuzione povera di accento ieratico e sacerdotale? Personalmente reputo la Stignani una delle pochissime cantanti, se non la sola, capace di un tono aulico e coturnato, ideale per questo e altri ruoli (penso alla protagonista di Vestale ad esempio, o alle parti della Colbran, non solo quelle composte da Rossini). Ciò che le è sempre valso la patente di esecutrice sussiegosa e gelida presso certa critica, intenta a esaltare ben diversi modelli, e di canto e di interpretazione.
“Personalmente reputo la Stignani una delle pochissime cantanti, se non la sola, capace di un tono aulico e coturnato”
e della Ponselle che mi dici ?
(la Stignani, per altro, la trovo sublime nelle arie del “Sansone”…)
Amo moltissimo la Ebe… Esempio indiscusso non di bel, ma bellissimo canto. Tuttavia le ginocchia me le fa tremare nei ruoli da mezzo: Eboli e Dalila mi mandano in estasi… Altro che gelida… io ho sempre avvertito nella sua voce una tensione incredibile.
Quella di ieri era semplicemente “la Maria”. Questa invece è la SIGNORA EBE.
Quella di ieri era tutta un’altra cosa….mi spiace per i fan della Sig.ra Ebe…ma il paragone neppure si pone.
Duprez, chiaramente il mio tono era scherzoso…
posso dire…? è impressionante, ma non mi piace molto.
Impressionante cosa? Il saltino con urletto giunta al “bel sembia _AAANTE”? O le sgallinate nel “AH bello a me ritorna” ? O l’accento che non ha nulla di ieratico e sacerdotale ? Lasciamo la Stignani al SUO repertorio e non a queste infelici incursioni su un territorio che non le appartiene.
Billy, se non sbaglio ti era piaciuta la Frittoli nel Don Giovanni.
L’ho detto e ridetto, mi era piaciuta come interpretazione SCENICA (ho anche aggiunto che , se era per quello, le preferivo di gran lunga anche una Maria Stader con Fricsay…). Il fatto è che se su questo blog se si osa fare qualche appunto alla Stgnani o alla Cerquetti son guai… Con simpatia.
Mah, vedi Billy, fare un “appunto” come il tuo al canto della Stignani è non solo insensato, ma direi poco dignitoso… E’ una voce portentosa manovrata con una sicurezza che ha del sovrumano… Basta sentire la precisione con cui piazza quegli acuti, sono attaccati tutti con una nettezza ed una pienezza impressionanti, sembrano le canne di un organo. Poi, che in un brano come questo, al limite delle possibilità della sua vocalità, la Signora Ebe possa non essere del tutto irreprensibile, non c’è nessun problema ad ammetterlo. Purché però ci si mantenga nei limiti di una obiettiva continenza, continenza di cui è decisamente carente il tuo commento. Urletti, “sgallinate”, mancanza di ieraticità… stai parlando della Stignani o della Bartoli? L’amico Tamburini addirittura ti risponde con garbo e cerca di farti ragionare… Io invece un commento come il tuo probabilmente non lo avrei nemmeno pubblicato. O forse sì, ma per risponderti in ben altro modo.
Batti batti o bel Masetto.
http://www.youtube.com/watch?v=an1NiZ3Ma-w
Posto che di agilità sgallinate (ossia sgallinacciate, ma transeat…) ne sentiamo ben di peggiori ogni giorno, ma davvero trovi quest’esecuzione povera di accento ieratico e sacerdotale? Personalmente reputo la Stignani una delle pochissime cantanti, se non la sola, capace di un tono aulico e coturnato, ideale per questo e altri ruoli (penso alla protagonista di Vestale ad esempio, o alle parti della Colbran, non solo quelle composte da Rossini). Ciò che le è sempre valso la patente di esecutrice sussiegosa e gelida presso certa critica, intenta a esaltare ben diversi modelli, e di canto e di interpretazione.
“Personalmente reputo la Stignani una delle pochissime cantanti, se non la sola, capace di un tono aulico e coturnato”
e della Ponselle che mi dici ?
(la Stignani, per altro, la trovo sublime nelle arie del “Sansone”…)
L’emissione assai discutibile della Ponselle le preclude la possibilità di essere aulica e coturnata, a onta della voce a dir poco sontuosa.
“Io spero ancor”…
Concordo pienamente con Duprez, qua il paragone neppure si pone!
Amo moltissimo la Ebe… Esempio indiscusso non di bel, ma bellissimo canto. Tuttavia le ginocchia me le fa tremare nei ruoli da mezzo: Eboli e Dalila mi mandano in estasi… Altro che gelida… io ho sempre avvertito nella sua voce una tensione incredibile.