Questo è il nuovo modello di tenore, secondo i siti futuristi…ma mi faccia il piacere, direbbe Totò.
Declamatore, sarebbe…e di tedesco non si capisce una parola!
Ma si questo è una meraviglia. Un tenore drammatico chi lascerebe in ridiculo Lauritz Melchior e Max Lorenz insieme. Non vedete comm’è bello (quale incanto in quel volto)? E ché bella oscura voce? Scuola del muggito: no; è la scuola di Dio. Lo dicono i critici, gli esperti, tutti lo dicono, e io lo credo. ;-)))))))))
Seriosamente: tutto questo mi fa ridere, ma si dovrebbe piangere…
Questo non è “recitare” nel vero senso della parola nel teatro lirico. Nessuno sa più fare il connubio tra la respirazione del canto, la parola, il dramma e la musica. Questa è lo stilnuovo per le telecamere. DISGUSTOSO!
…diciamo anche che oggi i registi pretendono che il cantante lirico canti usando il corpo in modo contrario a quanto serve al canto, mettendo canto e scena in contrasto. Quando alla Diva…..mi basta la profondità dell sua espressione del volto….
Accidenti avete ragione tutti e due! Però, però… L’Elvira della Frittoli vedrete, è un personaggio scenicamente molto ben risolto grazie alle soluzioni registiche (magari non ortodosse), a mio modo di vedere geniali. Finalmente le donne che ruotano attorno a Don Giovanni non sono due cerebrolese senza personalità …
Ma mi direte voi. Poi , se voliamo limitarci a parlare solo di vocalità, il discorso cambia, ovvio. Ma il melodramma è anche teatro.
Certo che l’opera è teatro…ma la musica non può certo essere un optional. Non si può chiedere al cantante un movimento innaturale che pregiudichi l’esecuzione musicale. Questo i registi d’opera lo sanno…purtroppo l’opera viene spesso affrontata da registi che di opera non sanno nulla o che nulla di essa vogliono sapere (c’è chi neppure legge il libretto). E questo vale per tutti, dalle idee più strampalate ai concerti in costume in arredamenti di prestigio di Pizzi: esempi identici di incapacità teatrale.
per ridere nella nostra stagione dei sogni lo proponemmo come messer dell’opera da tre soldi. mi compiaccio di tale scelta, che nessun direttore artistico farebbe. a conferma delle loro qualità!
Boh, a me non dispiace…..
Vorrei però asoltarlo dal vivo. Purtroppo l’ho solo “sfiorato”, in quanto in quella recita della Tosca alla Scala, ove lui non ha cantato perchè indisposto, mi son dovuto sorbire il tremendo Carlo Ventre…. (ossia scuola del muggito belante)
Salve a tutti.
Comunque se costui avesse continuato a perfezionarsi seguendo l’orientamento mostrato nel così fan tutte del 1998 probabilmente sarebbe diventato, non dico un grande cantante, ma uno con una voce interessante… Peccato che il mercato ed il prosciutto nelle orecchie degli ascolta-tori rovini sempre tutto… Ci vuole una rivoluzione signori, ci vorrebbe un nuovo Rinascimento!! Non se ne può più della mediocrità e della mera apparenza!
Un saluto
Niccolò della Ripa
Fiorello che imita il Gobbo di Notredame di Cocciante…
Grande cantante… dove?
Marianne
Che schifo.
Questo è il nuovo modello di tenore, secondo i siti futuristi…ma mi faccia il piacere, direbbe Totò.
Declamatore, sarebbe…e di tedesco non si capisce una parola!
tu citi totò io tina pica: “che mondo, che uomini, che schifo “
Ma si questo è una meraviglia. Un tenore drammatico chi lascerebe in ridiculo Lauritz Melchior e Max Lorenz insieme. Non vedete comm’è bello (quale incanto in quel volto)? E ché bella oscura voce? Scuola del muggito: no; è la scuola di Dio. Lo dicono i critici, gli esperti, tutti lo dicono, e io lo credo. ;-)))))))))
Seriosamente: tutto questo mi fa ridere, ma si dovrebbe piangere…
Definire questo canto un muggito offende le mucche!
Beh è sempre meglio della Netrebko è…Almeno lui sa recitare.
Lei manco quello. Sentirete, sentirete presto….
Questo non è “recitare” nel vero senso della parola nel teatro lirico. Nessuno sa più fare il connubio tra la respirazione del canto, la parola, il dramma e la musica. Questa è lo stilnuovo per le telecamere. DISGUSTOSO!
…diciamo anche che oggi i registi pretendono che il cantante lirico canti usando il corpo in modo contrario a quanto serve al canto, mettendo canto e scena in contrasto. Quando alla Diva…..mi basta la profondità dell sua espressione del volto….
Accidenti avete ragione tutti e due! Però, però… L’Elvira della Frittoli vedrete, è un personaggio scenicamente molto ben risolto grazie alle soluzioni registiche (magari non ortodosse), a mio modo di vedere geniali. Finalmente le donne che ruotano attorno a Don Giovanni non sono due cerebrolese senza personalità …
Ma mi direte voi. Poi , se voliamo limitarci a parlare solo di vocalità, il discorso cambia, ovvio. Ma il melodramma è anche teatro.
Il melodramma è anche teatro, ma sul cantante d’opera in quanto attore ricordiamo quanto affermato da Anita Cerquetti: http://www.youtube.com/watch?v=s13z6vFT5c0
Certo che l’opera è teatro…ma la musica non può certo essere un optional. Non si può chiedere al cantante un movimento innaturale che pregiudichi l’esecuzione musicale. Questo i registi d’opera lo sanno…purtroppo l’opera viene spesso affrontata da registi che di opera non sanno nulla o che nulla di essa vogliono sapere (c’è chi neppure legge il libretto). E questo vale per tutti, dalle idee più strampalate ai concerti in costume in arredamenti di prestigio di Pizzi: esempi identici di incapacità teatrale.
Ma lo spettacolo è già andato in scena altrove o hai assistito a qualche prova?
La tassa sugli immobili sarà reintrodotta e in piu ci sarà la tassa sui cani di lusso, la prima della Scala verrà a costare una cifra…
per ridere nella nostra stagione dei sogni lo proponemmo come messer dell’opera da tre soldi. mi compiaccio di tale scelta, che nessun direttore artistico farebbe. a conferma delle loro qualità!
Boh, a me non dispiace…..
Vorrei però asoltarlo dal vivo. Purtroppo l’ho solo “sfiorato”, in quanto in quella recita della Tosca alla Scala, ove lui non ha cantato perchè indisposto, mi son dovuto sorbire il tremendo Carlo Ventre…. (ossia scuola del muggito belante)
beh Davide , lo puoi anche toccare nel video qua di fianco: dal vivo è così!…aihnoi…
Salve a tutti.
Comunque se costui avesse continuato a perfezionarsi seguendo l’orientamento mostrato nel così fan tutte del 1998 probabilmente sarebbe diventato, non dico un grande cantante, ma uno con una voce interessante… Peccato che il mercato ed il prosciutto nelle orecchie degli ascolta-tori rovini sempre tutto… Ci vuole una rivoluzione signori, ci vorrebbe un nuovo Rinascimento!! Non se ne può più della mediocrità e della mera apparenza!
Un saluto
Niccolò della Ripa
Amen!