Un pensiero su “Dimitrij Smirnov, “De’ miei bollenti spiriti”, Verdi: La Traviata (rec. 1910)”
Questa penso sia la versione migliore che sia mai stata incisa dell’aria di Alfredo. Smirnov è un fuoriclasse assoluto, un tenore pressoché perfetto sotto ogni profilo, tecnico, stilistico, espressivo: rara avis. La voce è omogenea come nessun’altra e modulabile su tutta la gamma. E’ capace di rispettare tutti i segni dinamici ed i colori scritti sullo spartito, aggiungendone pure di propri (sentire il LAb “pianissimo” a 3:21), e fraseggiando sempre a fior di labbro, sulla parola. Serve un tenore russo per insegnarci cosa sia il vero canto verdiano, all’italiana.
Questa penso sia la versione migliore che sia mai stata incisa dell’aria di Alfredo. Smirnov è un fuoriclasse assoluto, un tenore pressoché perfetto sotto ogni profilo, tecnico, stilistico, espressivo: rara avis. La voce è omogenea come nessun’altra e modulabile su tutta la gamma. E’ capace di rispettare tutti i segni dinamici ed i colori scritti sullo spartito, aggiungendone pure di propri (sentire il LAb “pianissimo” a 3:21), e fraseggiando sempre a fior di labbro, sulla parola. Serve un tenore russo per insegnarci cosa sia il vero canto verdiano, all’italiana.