E’ passato un mese dalla sua scomparsa, un mese in cui abbiamo assistito alla sparizione di una delle cantanti più amate, stimate e rispettate del secolo passato, e, al contempo, alle desolanti performances sceniche e extrasceniche dell’ultimo Verdi Festival.
Per questo è ancor maggiore il rimpianto per La Stupenda, e per altre/i come lei scomparse/i in quest’ultimo periodo: è la solitudine che viene dal confronto tra ciò che abbiamo perduto ed il presente in cui siamo, forse perchè hanno ragione i melomani di un tempo quando dicono che il Canto è figlio dell’Anima, dello spirito degli artisti.
Il senso di vuoto lasciatoci dalla Dame and friends viene dal fatto che non è più possibile entrare in un teatro e “consegnarci” ai cantanti, maghe ed alchimisti del palcoscenico, affinchè esercitino su di noi la loro arte irresistibile, conducendoci esattamente là…dove vogliono condurci, a provare ed evocare in noi quei sentimenti e quelle emozioni che vogliono farci provare.
Commuoverci fino alle lacrime, farci saltare sulle seggiole con la follia di un virtuosismo travolgente, divertirci, farci viaggiare con loro in forza di una nenia o di un andante, anche semplicemente appagare le nostre orecchie con la seduttrice bellezza di una voce, di un timbro, è potere ormai scaduto per tutti, nessuno sembra più possedere la formula arcana. La Stupenda ed i suoi amici non paiono aver trasmesso ad alcuno il segreto, il mistero dell’arte che riesce sempre a possedere lo spettatore, anche l’ultimo degli ascoltatori via disco, ad incantarlo tanto da trascinarlo fuori dalla realtà.
Facciamo dunque cantare La Stupenda ancora una volta, e con lei anche altre primedonne, simbolo di tutti/e i/le grandi cantanti del passato che hanno saputo emozionarci perché avevano dentro qualcosa da darci e da dirci.Il programma che abbiamo scelto è volutamente di quelli “inutili”, per nulla intellettuali, composto di brani finalizzati al mero canto, ossia all’esibizione degli esecutori.Eppure anche con siffatto programma le maghe…incantano.
Gli ascolti
Concerto per Dame Joan Sutherland
Strauss II – Frühlingsstimmen – María Barrientos
Grieg – En Droem (Un Sogno) – Kirsten Flagstad
Délibes – Les filles de Cadix – Amelita Galli Curci, Joan Sutherland
Benedict – Il Carnevale di Venezia – Frieda Hempel
Bishop – Lo, here the gentle lark – Maria Ivogün
Dell’Acqua – Villanelle – Selma Kurz
Arditi – Se saran rose – Nellie Melba
Alabiev – Solovei (L’Usignolo) – Antonina Nezhdanova
Lotti – Pur dicesti, o bocca bella – Sigrid Onégin
Patti – On parting – Adelina Patti
Kalinka (tradizionale) – Rosa Raisa
Arditi – Bolero (Leggiero invisibile) – Ernestine Schumann-Heink
Comin’ through the rye (tradizionale) – Marcella Sembrich
Proch – Tema e Variazioni – Margarethe Siems
Chapí – Las Hijas del Zebedeo – Carceleras (Al pensar en el dueño de mis amores) – Luisa Tetrazzini
Offenbach – La Périchole – Ah! quel dîner – Michael Aspinall
Pergolesi (attr.) – Tre giorni son che Nina – Joan Sutherland
Arditi – Parla – Joan Sutherland
credo che nel post la grisi dica un'inconfutabile quanto triste verità, ahinoi….
"…è potere ormai scaduto per tutti, nessuno sembra più possedere la formula arcana. La Stupenda ed i suoi amici non paiono aver trasmesso ad alcuno il segreto, il mistero dell’arte che riesce sempre a possedere lo spettatore…"
E' l'amara verità.
Peraltro un’arte di cui la Sutherland ha parlato e tanto anche. Oggi risentivo una sua intervista con la Horne (ormai consumo gli audio ed i video suoi, della Horne e di Lauri Volpi quando parlano di tecnica) e mi hanno dato uno spunto a cui non avevo mai pensato sul trillo
Cara Giulia, posso farle – in privato – una domanda riguardante la Sutherland? Graize, Enrico
ma certo…..se so rispondere…
C’è in Australia, in particolare a Sydney, un “memorial” alla Stupenda, un punto di pellegrinaggio, un negozio particolare dove trovare qualcosa di suo?
Grazie infinite!
Enrico
ti rispondo con tutta la mia perizia: “boh!”.!!!!!!!!!!!!
francamente non so che dirti, ho la sua biografia scritta da Brian Adams e l’autobiografia scritta sui suoi diari, The autobiography of j.s.
e qui mi fermo
A proposito della Sutherland, un’artista che amo molto, avrei un quesito da porvi, perché proprio stamani ho incominciato ad ascoltare il suo Ernani con Pavarotti e Nucci. Secondo il solito Elvio Giudici, in quell’incisione il canto della Stupenda sarebbe a dir poco vergognoso… io per ora ho sentito solo la cavatina, la cantante mi è sembrata effettivamente un po’ affaticata (ero suggestionato da Giudici?) ma non l’ho trovata così scandalosa, e l’ornamentazione della ripresa del tema della cabaletta mi è sembrata deliziosa… che pensa la Grisi in proposito? Muoio dalla curiosità di avere un suo giudizio!
Grazie per l’attenzione NZ
mi astengoNicola….per me era già fuori tempo massimo….conosco solo il trio di Carnegie Hall. di ernani ricordo qualche ascolto random, ho pensato che fosse …andata….punto e basta..
Però chiedo a te come ad altri: potremmo evitare di parlare sempre muovendo da Giudici o altri….a meno che non ci siano ragioni speciali e di merito specifico, parliamo di ogni cosa a partire da SECONDO ME…tks!
Hai ragione, è solo che non mi sento ancora abbastanza sicuro per muovere i miei passi da solo, e devo quindi appigliarmi alla guida di “qualcuno”, che può essere Giudici, come un appassionato di lungo corso e più esperto di me…
Grazie! Così almeno so che non mi perdo un “Incontournable” !
Ho trovato su internet solo questa Joan Sutherland Society http://www.joansutherlandsociety.com/ che però mi sembra si dedichi ai giovani cantanti…e non ai fan.
Saluti,
Enrico
Pur intromettendomi, caro enrico, se ti fai un giro su ebay, trovi tante cose (per non dire cianfrusaglie) della o dedicate alla Sutherland: francobolli, monete, ritagli di giornale, foto autografate, oltre chiaramente a musicassette, LP, CD e VHS, DVD e libri.