Caro Maestro, cara Giulia / 5

Maestro mio illustre!
non scritturatemi neppure per ischerzo per quell’esecuzione del Vostro Inflammatus!
Vorrei esser morta ora pur di non essere chiamata a quell’ufficio!
Però vorrei aver mille vite, mille voci per cantare ancora la Vostra Semiramide, quella sì e più d’ogn’altro capolavoro Vostro, che oggi canterella quella fanciulla figlia della povera Caterina, che va anche dicendo che io ruinai la carriera della mamma sua buonanima!! Ma che, scherziamo? L’arte Vostra è fatta per poche come la nostra Git, la grande contessa de’ Rossi, non certi, consentitemi, mezzo soprani!!!

Vs devota
Giulietta

Gli ascolti

Rossini – Semiramide

Bel raggio lusinghierMarcella Sembrich (1908)

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