Questa sera alle ore 20 France Musique trasmette un concerto di canto di Natalie Dessay e Jonas Kaufmann, registrato lo scorso 31 luglio a Montpellier. I due celebri e celebrati cantanti affrontano, fra le altre, pagine tratte da Manon di Massenet (opera che li vedrà impegnati prossimamente a Chicago), Rigoletto, Traviata (il debutto a Santa Fe sarà l’evento clou del 2009 di Mme Dessay) e Roméo et Juliette.
Fedeli al metodo dell’ascolto comparato, abbiamo pensato di “ripassare” i grandi duetti in programma e pertanto vi proponiamo i brani che seguono. Brani da cui, alla luce delle più recenti esperienze di ascolto, i Divi di stasera potrebbero trarre partito.
Fedeli al metodo dell’ascolto comparato, abbiamo pensato di “ripassare” i grandi duetti in programma e pertanto vi proponiamo i brani che seguono. Brani da cui, alla luce delle più recenti esperienze di ascolto, i Divi di stasera potrebbero trarre partito.
Gounod: Roméo et Juliette
Atto IV: Va, je t’ai pardonné… Nuit d’hyménée – Andrée Esposito & Alain Vanzo
Verdi: Rigoletto
Atto I: E’ il sol dell’anima – Cristina Deutekom & Giuliano Ciannella
Massenet: Manon
Atto III: Toi! Vous!… N’est-ce plus ma main – Maria Chiara & Alfredo Kraus
Verdi: La Traviata
Atto I: Un dì felice, eterea – Leyla Gencer & Flaviano Labò
Intanto come Traviata Dessay fu molto brava ieri sera!
Se è stata molto brava, buon per lei. Io continuo a ritenere che la parte di Violetta le stia “troppo grande”: ho ascoltato con attenzione il suo ultimo cd e non posso che confermare. Intendiamoci, non vi è nulla di “sbagliato” (se per sbagliato si intendono stonature e suonacci…ci mancherebbe), tuttavia – e soprattutto nell’aria – la Dessay arranca. Le manca il senso della frase, il respiro, l’ampiezza di fraseggio: meglio la cabaletta (giocata però in termini essenzialmente belcantisti, operazione per nulla rivoluzionaria). Tralascio poi l’aspetto interpretativo: Violetta, nella lettura “psicanalitica” della Natalie, appare più una borghesissima “desperate housewife” che ha letto un pò di Strindberg, che una peripatetica di alto rango, mantenuta nei migliori salotti parigini e che vuole addirittura morire in “vortici di voluttà”… Insomma la Dessay ne fa una donnetta con problemi relazionali…coerentemente alla cifra comodamente minimalista con cui la canta. Ripeto, è piacevole, ma insipida. Intrattiene, ma non scalda….