Prendendo a modello i grandi galà onorifici del Met, eccovi qui un CONCERTONE per festeggiare questo blog ed i suoi utenti affezionati.
Musica “deteriore” o poco impegnata o per nulla “culturale”…….ecco il tema controcorrente su cui verte il programma scelto, a ri-provare che i grandi artisti, con il loro tocco magico sanno sollevare alle vette più alte dell’arte ogni pagina di musica. Perchè, a dirla con il vecchio Boito
Dal labbro il canto estasïato vola
Pe’ silenzi notturni e va lontano
E alfin ritrova un altro labbro umano
Che gli risponde colla sua parola:
Allor la nota che non è più sola
Vibra di gioia in un accordo arcano
E innamorando l’aer antelucano
Con altra voce al suo fonte rivola.
Quivi ripiglia suon, ma la sua cura
Tende sempre ad unir chi lo disuna.
Così baciai la disïata bocca!
Bocca baciata non perde ventura,
Anzi rinnova come fa la luna.
Ma il canto muor nel bacio che lo tocca.
Grazie ancora e buon divertimento !
Maria Callas – Variazioni di Proch
Enrico Caruso – Santa Lucia; La campana di San Giusto
Beniamino Gigli – Mamma
Aureliano Pertile – Lolita
Tito Schipa – La cumparsita; Amapola
Gianna Pederzini – Lili Marlene
Ebe Stignani – La serenata
Magda Olivero – Il segreto; Il sogno; Mattinata
Amelita Galli-Curci – Parla; Les filles de Cadix
Luisa Tetrazzini – Las hijas del Zebedeo
Renata Scotto – Ne ornerà la bruna chioma
Claudia Muzio – O del mio amato ben
Adelina Patti – Pur dicesti o bocca bella
Ezio Pinza – L’ultima canzone; Deep River
Mattia Battistini – Integrale tostiana: Amour, amour; Ancora; Ideale; Malia; Non m’ama più; La serenata
Giuseppe Danise – Torna a Surriento; L’ultima canzone
Giacomo Lauri-Volpi – Andalusia
Renata Tebaldi – Non ti scordar di me
Leyla Gencer – La Sultana; La gita in gondola
Riccardo Stracciari – Ideale
Dalla Germania vi mando i miei complimenti.Continuate cosí!
Grazie!
La scelta dei brani, effettuata tra pezzi meno ovvi e abusati del solito, è veramente intelligente. Sorprende il brano della Patti. Si è spesso detto e ripetuto che questa “divina” incise troppo tardi, con mezzi di fortuna ecc., e che di conseguenza le sue incisioni lasciano il tempo che trovano e mostrano una voce squinternata, ma… ma questo brano sembra fare decisamente eccezione, e a parte qualche nota un po’ fissa, si ode un timbro se non immacolato certo piacevolissimo; c’è grande stile; garbo, eleganza. Insomma, qualche sia pur labile idea della grandezza di questo mito è possibile formarsela.
Saluti,
Gabriele Brunini