Sarebbe assolutamente inutile proporre qualsivoglia riflessione riguardo gusto, tecnica, qualità vocali dei protagonisti di questa serata radiofonica appena terminata.
Entrambi, la Dessay e Filianoti, sono cantanti finiti. Con la sola differenza che la signora Dessay ha anche l’ardire di spacciare versacci, versetti e raggiusti da versione semplificata per grande interpretazione ed esecuzione, mentre Filianoti espone allo stato naturale la sua miseranda condizione vocale. Sfascio mai udito in nessun cantante, men che meno in carriera, men che meno in un teatro importante!
Peraltro in un qualunque teatro di provincia italiana il pubblico non li avrebbe lasciati terminare.
Ma ci sono tre diverse riflessioni assolutamente obbligatorie:
1) gli applausi che hanno salutato queste esibizioni sembrano quelli che potevano concludere una qualsivoglia Lucia al Met ante 1985 ( Sutherland Kraus, Scotto Bergonzi….), quindi la politica delle majors e dei critici, loro sordi sostenitori, ha fatto il suo effetto: il pubblico applaude perché deve applaudire;
2) una direzione artistica ed un direttore d’orchestra con un poco di rispetto per il proprio lavoro e per la musica avrebbero avuto il sacrosanto dovere di protestare siffatti can-tanti;
3) davanti a divi, o aspiranti tali, in condizioni da Casa Verdi ( ma chi avesse sentito gli ospiti di Casa Verdi esibirsi nel bellissimo film Il bacio di Tosca avrebbe sentito timbri più freschi e tecniche più affinate !) le direzioni artistiche dei teatri, che a quanto si dice intendono affidare loro aperture di stagione in ruoli da tenore eroico, o che si dolgono di forfait di comodo, dovrebbero domandarsi, in un brevissimo istante di autocoscienza, se ascoltano con le proprie orecchie o con quelle degli agenti che propongono loro siffatti rottami, e domandarsi se i loro profumati emolumenti pagati, nonostante tutto, con i soldi dei contribuenti, siano onestamente guadagnati.
Affidiamo alla voce di una primadonna che mai osò ingannare il pubblico, nemmeno nella serata d’addio, il commento a questa scandalosa Lucia di Lammermoor.
Ebe Stignani commenta la diretta radiofonica di stasera
DD e GG